Cos'è l'ansia
Un po' di storia
La parola “ansia” deriva dal termine latino “anxius” che significa affannoso, inquieto e la radice di questo termine è quella del verbo latino “angere” che vuol dire stringere, soffocare.
Gli antichi greci la chiamavano melanconia e pensavano derivasse da un eccesso di bile nera presente nell’organismo e veniva curata con il vino.
Durante il Medioevo in poi l’ansia fu concepita come malattia mentale e dello spirito, alla quale la religione può porre rimedio attraverso la redenzione dei peccati del paziente.
Nel periodo dell’Illuminismo si svilupperà la ricerca medico-biologica emolti rimedi come decotti, salassi, impiego di oppio e pietre preziose, continueranno a ricoprire un ruolo primario nel trattamento dei sintomi ansiosi.
Solo dall’800 in poi l’ansia sarà progressivamente concepita come una malattia mentale da curare con i farmaci e tramite psicoterapia, da intendersi etimologicamente come “terapia dell’anima”.
Cos’è l’ansia
L’ansia è un sistema di allarme che ci informa che sta per succederci qualcosa di potenzialmente nocivo e pericoloso e ci invita ad agire per evitarne gli effetti negativi.
E’ un’iperattivazione del Sistema Nervoso Autonomo “combatti o fuggi”. L’ansia si avverte tramite reazioni fisiche, mentali ed emozionali come la tensione muscolare, il respiro affannoso, l’aumento della frequenza del battito cardiaco, aumento della sudorazione, blocco allo stomaco, pensieri ricorrenti e rimuginazioni, irrequietezza e timore, senso di disagio, agitazione, paura e rabbia.
Una piccola dose di ansia è utile ed è fisiologica perché permette all’organismo di attivarsi e reperire energie per fronteggiare un pericolo (attaccare o fuggire) o per affrontare una prova, come ad esempio un esame.
A volte però il meccanismo di protezione dell’ansia non funziona a dovere perché si attiva in situazioni in cui questo arousal fisiologico non è necessario, in base anche a leggeri cambiamenti ambientali o di fronte a stimoli non effettivamente pericolosi, oppure non scatta in situazioni realmente rischiose, facendoci sottovalutare l’entità del pericolo.
Se l’ansia insorge anche quando non è adeguata alla situazione, è sproporzionata rispetto all’evento o è addirittura apparentemente ingiustificata, possono insorgere disturbi d’ansia come gli attacchi di panico, le fobie, le rimuginazioni e compulsioni dei disturbi ossessivi e alcuni sintomi psicosomatici.
Differerenza tra ansia e paura
La paura è una reazione funzionale ad affrontare un pericolo immediato mentre l’ansia è basata sulla previsione di un pericolo che potrebbe presentarsi. E’ bene sottolineare come l’ansia e la paura non siano necessariamente sensazioni “cattive”, ma al contrario abbiano un ruolo adattivo.